Attualmente che cosa rende il Jeet Kune Do diverso dalla Kickboxing?

Budo International, pp. 55
di Cass Magda

Verso la fine degli anni 60 ed al principio dei 70, il clan del JKD si faceva notare nello sviluppo delle Arti Marziali in America. Gli allievi di Bruce Lee praticavano Full Contact e l'enfasi era posta sulla preparazione (conditioning) del loro allenamento. Il loro allenamento aveva un rigore simile a quello dei pugili ed utilizzavano uno specifico equipaggiamento, spingendo al massimo nello "sparring". Se oggigiorno questo è normale, era invece sconosciuto negli anni 60 e 70 dai praticanti di Arti Marziali di Karate in USA. Alcuni dei campioni che partecipavano ai tornei, presero le idee dal JKD e negli anni 70 le introdussero al pubblico americano come "Kickboxing". Oggi il termine Kickboxing è assai comune. Tuttavia, il JKD non si è mai diffuso come sport da ring. Anche se potrebbe essere stato il precursore della Kickboxing in America, oggigiorno, quelli del JKD si allenano sempre con l'idea guida dell'autodifesa reale.

La struttura del JKD è come quella della Kickboxing in alcuni aspetti, ma per altri si spinge molto più in là. Un pugile, o un Kickboxer, mantiene il suo Iato debole in avanti.

Il Jab viene utilizzato come colpo minore preparatorio per i colpi di grande potenza. Il Jab in piedi si utilizza allo stesso modo. Il lead jab e quello in piedi non si utilizzano mai come colpi principali. Il Jab viene utilizzato come strumento che aiuta ad entrare nella guardia e dopo l'entrata arrivano gli altri colpi, che servono a mettere l'oppositore K.O. Al contrario, nel JKD si porta il lato più forte in avanti. Il Iato debole si porta indietro per creare più potenza, allo scopo di avere due mani forti piuttosto che una come nel Pugilato. Spesso la gamba che va in avanti (lead leg) ed il braccio diventano armi essenziali. Sono le più vicini all'obiettivo, sia a livello di coordinazione che di precisione. In molti casi, la gamba ed il braccio in avanti saranno le prime parti a ricevere colpi dal praticante di JKD ed anche blocchi e prese. Si sentirà abbastanza fiducioso del suo lato più forte in contatto con il rivale. Il praticante di JKD non vuole lavorare lentamente verso l'interno per scambiare colpi. Sia il pugile che il kickboxer utilizzano il Jab come strumento di misura per capire la distanza. Utilizzano il Jab come prova per determinare la destrezza del loro oppositore ed i possibili contrattacchi. Anche se nel JKD si possono e si usano tattiche simili con la mano e la gamba avanzate quando si lavora sullo "sparring", l'autodifesa prende rapidamente il sopravvento. Non c'è tempo per tentare, per verificare, per preparare (setting up) e per tentare di arrivare al K.O. Il combattimento reale è frenetico, ha un ritmo rotto squilibrante alla ricerca della sopravvivenza. L'obiettivo del JKD rimane sempre quello di terminare il più rapidamente possibile il confronto, in qualsiasi modo.

Nel JKD il Iato più coordinato e più forte del corpo si utilizza per sferrare vari colpi come pugni, calci o il Jab di dita agli occhi. Questo stile risulta essere una forte e sorprendente difesa di prima linea. Il calcio si esegue da uno spostamento, mobile e costante. Il calcio della gamba anteriore di stinco o la ginocchiata si utilizzano sia per attaccare che per intercettare i movimenti di avanzamento del rivale. Con le scarpe è una tecnica molto dolorosa. Le mani-presa (fascinating trapping hands) del JKD si fondano su questa struttura ed il colpire (hitting) ne è l'aspetto più importante. Se si blocca il pugno, il praticante di JKD afferra la mano o il braccio per poi colpire ancora. Se non trova resistenza, lui continua a colpire. Ai praticanti di questo sistema piace impiegare lo "straight blast". Lo straight blast è un marchio di fabbrica della tattica di JKD. Si tratta di un tipo di pugno ripetitivo alternato nella linea centrale, che è utile per far perdere l'equilibrio all'avversario e per causargli danni sufficienti per tentare di finirlo in qualche modo. Il colpo conclusivo può essere una gomitata, una ginocchiata, una rottura o uno strangolamento. Si utilizza una finalizzazione per fare del male o per bloccare il rivale e per mettere fine alla situazione di pericolo prima possibile, non per controllarlo e nemmeno per applicargli una stilisticamente bella chiave articolare. Il lato forte spinge in avanti, tira e mantiene l'avversario in uno squilibrio costante colpendolo. Queste tattiche speciali rendono l'Arte del JKD diversa dagli sport come la Kickboxing.

L'ambito americano delle Arti Marziali ha fatto proprie molte delle idee del JKD di Bruce Lee per quanto concerne l'allenamento con contatto. II contatto e l'allenamento realistico sono aumentati. Gli stili moderni di Karate Full Contact hanno adattato i metodi di allenamento e le tecniche del Pugilato occidentale per sopravvivere sul ring, e questa innovazione fa eco alle idee di Bruce Lee degli anni 60. La Muay Thai in America e in Europa ha influenzato la Kickboxing con i suoi concetti potenti di calcio, di gomitata e di ginocchiata. L'UFC, I'Extreme Fighting, il Vale Tudo e lo Shootfighting hanno aggiunto l'idea specifica della finalizzazione alla Kickboxing e hanno un formato che li rende emozionanti ed affascinanti per lo spettatore. Utilizzano la Kickboxing e poi il Grappling, fino ad arrivare al suolo. Il concetto originale di totalità del JKD nel combattimento per la difesa personale si esprime come uno sport da ring. Senza dubbio, il JKD continuerà ad essere, oggi come in futuro, un metodo utile per la strada, per il combattimento reale. La sua struttura ed il suo sviluppo continuo rimangono fedeli agli ideali originari... "totalità nel combattimento" per offrire un'autodifesa semplice, diretta e non classica.

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